lunedì 29 ottobre 2012

Una mattina, al risveglio, ci si accorge che tutto è bianco

Io e Roberto ci siamo conosciuti meno di un anno fa.
O meglio ci siamo presentati meno di un anno fa.
E si perché in realtà noi ci "vediamo" da più di due anni.
Lavoriamo nella stessa via, un portone di fronte l'altro e ci siamo visti passare veramente tante volte e ogni volta ho pensato sempre la stessa cosa: caspita questo quanto è carino!
Dopo mille sguardi e qualche ciao di passaggio è stata  la barista del bar all'angolo dove entrambi prendiamo il caffè a presentarci. O per l'esattezza, a spifferargli che io un giorno scherzando avevo detto che era molto carino.
Caso "stranissimo" il giorno dopo si è presentato , chiesto il numero di cellulare e invitata per un aperitivo. Cuor di leone ho pensato ma non è importante, ora conta che ho il suo numero e un primo appuntamento.

Scegliamo la giornata più fredda dell'anno! Il 2 febbraio andiamo a prendere questo aperitivo, che diventa cena, che diventa dopo cena che diventa una promessa di rivederci il giorno dopo.
Mi accompagna sotto casa e mi bacia.. Forse avrei potuto anche aspettare un tantino di più, almeno  il week end, ma dopo due anni di sguardi ho pensato che avevo atteso abbastanza.
Così andai a dormire con un prezioso sms di buonanotte e uno stupido sorriso sulla faccia.

Il giorno dopo nevica, e Roma è nel caos totale. Come sono sfortunata mi dicevo pure la neve ci si mette!
E invece pure la neve è arrivata a rendere quel week end speciale e non solo perché lui nonostante il maltempo è venuto ma perché ci siamo innamorati in pochi minuti e da quel giorno praticamente non ci siamo persi mai più.

Ora vivo con lui. Forse qualcuno avrà pensato pure che è stata una scelta un po' azzardata e prematura ma a 34 c'è ben poco di prematuro secondo me ed è bene capire in fretta come stanno le cose per non dover un giorno guardarsi dietro con rammarico.

Oggi mi sento una persona felice e mi chiedo se  ho raggiunto questa serenità perché lui è entrato nella mia vita o perché io dopo due anni di psicoanalisi e di lavoro su me stessa  ho fatto entrare lui nella mia vita.
Domanda a cui non avrò mai una risposta certa ma in fondo chissenefrega di chi è stato il merito, d'ora in poi   dipende solo da noi.

Sono tanti i bei ricordi che ho con Rob, ma l'immagine bianca di Roma e noi due che camminiamo mano nella mano intimiditi e felici è il ricordo che ancora oggi sazia il mio stomaco e mi fa battere il cuore.


"Sconosciuto che passi! Tu non sai con che desiderio ti guardo.
Devi essere colui che cercavo o colei che cercavo (mi arriva come un sogno).
tutto ritorna, fluido, affettuoso, casto, maturo, mentre
passiamo veloci uno vicino all'altro.
Sei cresciuto con me, con me sei stato ragazzo o giovanetta.
Ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo non è più
solo tuo né ha lasciato il mio corpo solo mio.
Mi dai il piacere  dei tuoi occhi, del tuo viso, della tua
carne, passando, in cambio prendi la mia barba, il mio petto, le mie mani.

Non devo parlarti, devo pensare a te quando siedo in disparte o mi sveglio di notte, tutto solo.
Devo aspettare, perché t'incontrerò di nuovo, non ho dubbi.
Devo vedere come non perderti più."  (W. Whitman)




























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