giovedì 18 ottobre 2012

Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi. F. Kafka

Oggi vorrei parlare di libri.

E' da quando sono bambina che mio padre mi ripete che leggere è importante; ti rende forte perché ti forma e ti insegna a ragionare, a pensare con la propria testa, ad essere libera di avere dei tuoi principi.
Io non l'ho mai ascoltato più di tanto, o meglio ci provavo ma proprio non mi interessava. anche quando ero molto piccola io non ho, a differenza di mia sorella, dei ricordi di letture di favole. Non ricordo nemmeno che i miei genitori o mia zia Linuccia mi leggessero favole prima di andare a dormire.

Crescendo le cose non sono molto cambiate. Al liceo non ero certo la prima della classe. La mia passione era la danza classica e tutto il mio tempo e i miei sogni venivano dedicati a questa bellissima disciplina.
Ho dato tanto alla danza classica e lei allo stesso modo ha dato molto a me: belle amicizie, passione, gusto estetico, portamento, disciplina e tante lezioni di vita che non impari da nessun altra parte se non nello sport.
Non vedevo l'ora che finisse la scuola per correre tutti i giorni a prendere la mia amica Maura e volare a lezione di danza. Calze, body, gonnellino e scarpette e poi via si iniziava dai pliè tra la stufa a gas accesa e l'odore della pece. Ah che brividi ho tuttora...che meraviglia anche solo il ricordo.
La scuola veniva dopo, molto dopo e i miei voti erano appena sufficienti se non mediocri.

Ora ho 34 anni e la danza non è più così presente nella mia vita se non con i ricordi. E a  farmi compagnia è  proprio  la lettura.
Adoro leggere e portare con me un libro vuol dire isolarmi nel mio mondo non appena mi capita l'occasione: sull'autobus, in un pomeriggio di pioggia o prima di andare a dormire . Mi piace l'idea che sul comodino mi aspetta un buon libro da leggere e non ne rimango mai senza.
A 16 anni non riuscivo a leggere più di 2 pagine che mi lacrimavano gli occhi dagli sbadigli, ora invece non aspetto altro che aprire quelle due pagine e proseguire nel racconto.
E i personaggi...i personaggi entrano nella mia vita e non ne escono più. Pip, Frederic Moreau, Philip Carey, Georges Duroy, Emma Bovary ,il giovane Holden, Zeno Cosini e tanti altri hanno tutti contribuito alla mia personalità e al mio carattere. Aveva proprio ragione mio padre.....

Leggo solo classici perché a scuola non li ho mai letti a differenza dei miei compagni di classe e  ne sono contenta. Se avessi letto questi libri al liceo come assegnano i professori non avrei capito nulla di quelle pagine. Non avrei apprezzato nulla della scrittura e della psicologia di quei personaggi e mi sarebbe rimasto poco se non niente.
Oggi apprendo e assorbo come una spugna e mi gusto quel piacere dato da una mia mancanza del passato e nelle circostanze della vita cerco il menfreghismo di Holden, la passione di Emma , l'egoismo di Georges e il coraggio di Pip, anche se spesso non con molto successo... perchè in fondo  mi sento anche un po' Zeno Cosini!


Nessun commento:

Posta un commento