Oggi è proprio una giornata no.
Discussioni infinite con la mia padrona di casa.
Non mi è piaciuto essere in affitto, nonostante pagassi (e profumatamente anche) tutti i mesi puntuale.
E' come se mi sentissi sempre un ospite. Probabilmente la sfortuna è stata quella di avere la proprietaria di casa nello stesso pianerottolo nonostante io sia stata un'inquilina modello.
Più sono corretta e più lei pretende, più sono gentile e più se ne approfitta, più pago e più chiede.
E il buffo è che questa situazione si ripete con molti altri. Più si va avanti, più c'è crisi e più ho la sensazione di essere derubata.
Ammetto di non avere una bella faccia tosta, anzi la mia timidezza e riservatezza si avvertono senza nemmeno farmi aprire bocca ma è possibile che nella vita bisogna stare sempre sul piede di guerra?
Vivo a Roma, nel centro storico e ogni volta che mi avvicino ad un supermercato o alimentari o panettiere che sia è una vera irritazione. Per non parlare del "mercato rionale" ....
Spendere sotto i 30 Euro è una vera utopia qui a Campo de fiori e non importa quanti pezzi hai nel carrello, non c'è niente da fare , sotto quella cifra tanto non scendi! E ti dicono il totale con una tranquillità e sfacciataggine che verrebbe voglia di dargli un pugno sul naso.
Ora vado a vivere da Lui, in periferia. E mi sembra assurdo solo pensarlo ma la verità è che non vedo l'ora di mettere piede in un supermercato (quelli grossi, in periferia ben forniti e con parcheggio) e di sentire alla cassa quel meraviglioso suono di " 15 euro signora, busta?"
venerdì 28 settembre 2012
giovedì 27 settembre 2012
vita in scatola
Primo giorno di trasloco.
Vestiti e scarpe da Lui, libri, diari e album
fotografici dai miei, nella mia vecchia stanza che resta ancora
mia.
E' stato un mio espresso desisderio chiedere ai
miei genitori di non toccare nulla. Da un senso di sicurezza sapere che esiste
ancora quella stanza è un rifugio sicuro dove poter andare nei momenti più
difficili. Probabilmente è solo un'idea, ma mi sentirei persa se sapessi che
quel posto non esiste più.
Dunque il trasloco. Mia sorella, il suo compagno e
la piccola Bubi (mia nipote) mi stanno dando una mano. Molte delle cose le
prenderanno loro visto che stanno traslocando . Che tempismo, incredibile
davvero.
Quindi alle valigie e alle scatole si aggiungono
anche le buste per loro.
Che confusione, dentro casa si riesce a malapena a
camminare. E quanta roba inutile mi sono conservata, ma che ci volevo
fare?
So che durerà
pochi giorni, solo questo week end quando porteremo le valigie nell'altra casa
ma non basta a consolarmi. In questo momento mi sento come i miei vestiti nelle
scatole: senza collocazione e vedere passare di mano in mano tutti i miei
ricordi davvero mi fa effetto.
Non voglio pensarci adesso. Mi rassereno pensando
che da lunedì inizia la mia nuova vita e solo l'idea in effetti mi
entusiasma.
Prima esperienza da ricordare: Il trasloco è
scioccante nella vita di un individuo: credo che ne potrei affrontare davvero
pochi. Tenerlo a mente alle prime difficoltà con Lui!
mercoledì 26 settembre 2012
Un buon inizio
Vado a vivere con lui.
Un anno esatto è passato dal mio ultimo trasloco e mi
ritrovo a dover riprendere valige e scatole per imballare la mia vita e
portarla in un'altra casa.
E la casa non è quella che ho scelto io, ma dell’uomo che
voglio accanto a me.
Non ci saranno quindi mobili country ad attendermi né tende
rosa appese, non ci saranno potpourri di fiori secchi ne sacchetti profumati di
lavanda .
Mi daranno il benvenuto mobili neri, divani in pelle e
armadi poco capienti.
Ma nonostante tutto questo sono impaziente di iniziare perché
quando decidi di passare il resto della tua vita con qualcuno vuoi che il resto
della tua vita inizi il prima possibile.
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