giovedì 7 marzo 2013

Honey ♥

Buffe situazioni che hanno però un lieto fine.
E' una storia semplice la mia, che può capitare a tutti ma mi  ha sorpreso e messo di buon umore.

Tutto è iniziato questa mattina al capolinea dell'autobus che prendo per andare a lavoro. Salgo come sempre (ecco un altro rituale vedi post precedente!) nell'ultima porta in fondo e mi siedo di regola nei posti a 4
Appena entro vedo una signora seduta nei posti che preferisco con di fronte, sulla sedia, il suo cane.
Un volpino peloso molto carino, senza però guinzaglio, collare e con tutte le zampe bagnate. Dopotutto fuori piove!

Appena mi siedo, mi chiede se  mi da fastidio il cane. Io adoro i cani quindi sorrido e dico no.

Inizio a ragionare sulla scena che è di fronte ai miei occhi.
Un cane sporco che occupa nell'ora di punta un posto sull'autobus che tutto il quartiere prende e non solo, per andare in centro. Ora solo i posti a sedere sono occupati ma perché è il capolinea, tempo 3 fermate e questo bus diventerà zeppo di gente.
E cosa diranno le persone che non possono sedersi?
Pochi hanno la mia stessa sensibilità e simpatia per gli animali e ammetto che è un comportamento poco educato piazzare il proprio cane  sporco dove si potrebbe sedere un'anziana o un invalido. Ammesso poi che qualcuno educatamente facesse scendere il cane, chi si siederebbe su quella sedia bagnata e fangosa?
Mi ripeto di stare tranquilla, che tanto non posso farci niente. Inizio a leggere il mio libro ma non ci riesco sono agitata per quello che potrebbe succedere. Temo il peggio, brutte parole al cane e la cacciata di entrambi (cane e padrona) dall'autobus. Mi dispiacerebbe, per il cane e anche perché sarebbe l'ennesima prova di quanto la gente sia diversa da me (che ovviamente non direi niente).

E invece tutto si è aggiustato in un concatenarsi di eventi perfetti.
E se dovessi dare un merito lo darei al cane che si è comportato molto più saggiamente della padrona.
Dunque l'autobus parte. Fermata dopo fermata l'autobus si riempie. Prima fortuna: due autobus della stessa linea passano poco prima di noi (me ne sono accorta quando sono salita al capolinea che erano partiti poco prima) quindi l'autobus sì, è pieno ma non eccessivamente.
Arriva un ragazzo che vuole sedersi ma quando si accorge che il sedile accanto al cane è bagnato si tira indietro (ovviamente nel frattempo il cane era passato da un sedile all'altro imbrattando entrambi mentre la padrona, cafona, parlava tranquillamente al cellulare).
Si avvicina una donna di circa 60 anni e fa il gesto di sedersi quando il ragazzo l'avverte che il sedile è sporco.
La donna, con tutta la calma e la serenità di una donna per bene, tira fuori dalla borsetta un fazzoletto , pulisce il sedile e si siede.
Io la guardo stupita e contenta quando la signora oltre a sorridere al cane lo accarezza e ci gioca.
Ora mi guardo intorno, chi vorrà il posto del cane?????
Ma lui, Honey ,è il più saggio di tutti e scende dalla sedia. Inizia a camminare tra la gente fino a quando la padrona avvisata da me, lo richiama.
Nel frattempo una ragazza di 20 prende il posto del cane, pulito a sua volta dalla 60enne con lo stesso fazzoletto. Morale della favola, tutte noi 4 sedute in posti puliti e il cane torna in braccio a sporcare giustamente la padrona, e un po' ingiustamente, a impelare il mio cappotto accanto!

Ora mi rilasso, posti non ce ne sono e nessuno può lamentarsi più di tanto, se non forse che la regola prevede che il cane in autobus, paghi un biglietto e abbia la museruola.
Riprovo a leggere il mio libro quando mi accorgo che ogni persona che sale e che nota il cane impazzisce per Honey.
Uh che carino! Uh che dolce! Uh che tenero!
Come si chiama? Honey
Quanti anni ha? 8
Che bello, che musetto!
Anche io ho una cane sa? Anche io! e pure io?
Il mio è tremendo, una peste. Il mio è dolce e buono un vero inglese! D'altronde è un setter inglese!!!
Il mio è un chiwawa ma non sempre me lo posso portare con me. Il mio mangia quello e i bocconcini di quell'altro. Il mio invece altro. E il mio pure!
Tutti a parlare di cani e a socializzare in un posto dove tutte le altre volte che sono salite si sono sempre ignorate.
Un posto dove ci si ignora completamente, ci si guarda male per il posto fregato, o per quella che parla al cellulare ad alta voce. Chi perché tossisce, che ha il raffreddore o chi lo sa.
Sta di fatto che nel luogo dove nessuno si conosce e tutti si ignorano si stava chiaccherando amorevolmente di cani, di padroni e del bellissimo e indivisibile rapporto che si crea. Sicuramente ci sarà stato qualcuno non amante dei cani, o degli animali, ma era silenzioso e in minoranza (finalmente!)

Sono rimasta lì incredula e felice.
Questa è la gente in cui mi riconosco. Non solo esiste, ma non è nemmeno poca! O sono concentrati tutti su questo bus o sono più di quanto io creda per fortuna!

Quel canetto ha messo tutti di buon umore, e siamo rimasti tutti tristi e sconsolati quando a piazza San Silvestro è sceso. La verità è che già ci mancava.


Ciao Honey, è stato incredibilmente bello conoscerti 


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