giovedì 17 gennaio 2013

Guerra di lenticchie

E' ormai assodato che io e i legumi non andiamo affatto d'accordo.
Non c'è sintonia, non c'è simpatia non c'è collaborazione!
Ogni volta che decido di preparare qualcosa con loro è un flop totale, e sistematicamente la minestra finisce nel water.
Ieri era la volta delle lenticchie.
Era la prima volta che le preparavo perché per diversi motivi finiva sempre che le preparava Rob.
Arrivo tardi a casa, verso le 21 perché l'autobus non passava, stanca, infreddolita e affamata.
Prendo le lenticchie che avevo messo diligentemente a mollo la mattina e le scolo.
Prendo come da tutte le ricette che avevo letto in giornata, la cipolla, il sedano e le carote (comprate al mercato sotto il diluvio sempre per essere precisa) e metto tutto in un litro di acqua (che scoprirò essere almeno 4 perché il dosatore aveva le scritte scolorite )
Metto tutto sul fuoco e intanto faccio bollire la salsiccia nell'acqua in modo da togliere il grasso.
L'unico dubbio doveva essere se fare un soffritto a parte con l'aglio e il peperoncino e il pomodoro e dopo aggiungere le lenticchie con un po' di acqua di cottura o se invece versare il soffritto con il pomodoro direttamente nella pentola delle lenticchie.
Dubbio subito tolto perché avendoci messo 5 litri di acqua era ovvio che le lenticchie non avrebbero mai potuto asciugare tutto quel liquido, quindi la scelta è andata sul versare le lenticchie cotte nel pomodoro. In tutto questo Rob è isterico, è stanco e affamato, in effetti sono quasi le 22 ormai.
Discutiamo perché quando è nervoso diventa maleducato mentre queste maledette lenticchie restano crude.
Apro parentesi che mia madre usa delle lenticchie formidabili evidentemente perché le cuoce in 20 minuti senza nemmeno prima metterle a mollo per tante ore.
Mi distraggo con il mio cellulare, facebook e le email e brucio il soffritto con il peperoncino e l'aglio, oh no porca miseria!
Rob è sempre più nervoso ed è pesantissimo.
Litighiamo.
Voglio andare a letto e lasciarlo solo in cucina ma ste lenticchie so dureeeeee.
Alle 22.40 mi arrendo annuncio che le lenticchie sono ancora crude e che per stasera non si potranno mangiare e  Rob si riscalda un sugo preparato precedentemente per una pasta veloce.
Ci arrabbiamo ancora un po' e decido di andarmene a letto a digiuno senza di lui se solo ste cazzo di lenticchie terminassero la cottura. Mi arrendo, alle 23 spengo il fornello e se sono commestibili finisco di cuocerle il giorno dopo altrimenti andranno nel cesso a tenere compagnia ai ceci puzzolenti e ai fagioli bruciati.
Che serata di merda, e non è ancora finita! stasera il verdetto con loro: chissà cosa mangerò, se le lenticchie crude o un'alternativa veloce del frigo?

Il resto della serata è andato anche bene, perché venendo a letto (e con la pancia piena...lui...) si è calmato e ha chiesto scusa.
In un modo un po' troppo blando, ma sono pur sempre delle scuse.
Ci siamo abbracciati (anche perché avevo i piedi gelati) e addormentati.

Litigi permettendo, mi piace molto il momento di andare a dormire. La luce soffusa della lampada sul comodino, un piumone caldo , tanti cuscini morbidi su cui appoggiarsi, e tutta la nostra intimità. Si chiacchera , ci si confronta e ci si bacia con tutto l'amore.
Da martedì poi è ancora più bello accendere la luce sul comodino, perché i genitori di Rob ci hanno regalato questo cuore che noi abbiamo subito appeso vicino a noi.
Parla di amore e di bambini e dicono che hanno subito pensato a noi perché sperano che presto li faremo diventare nonni.
Non mi ha fatto piacere solo perché evidentemente tutti desideriamo una famiglia ma anche perché è chiaro che io gli piaccio e che sono felici di vedere il loro figlio felice accanto a me.

Voglio una famiglia e questo progetto mi scalda il cuore. Arriverà presto lo sento e quel cuore vicino al mio cuscino tifa per me.



Nessun commento:

Posta un commento