mercoledì 16 gennaio 2013

Giungla di asfalto

Oggi è iniziata la settimana di mal tempo. Piove , fa molto freddo e c'è un'umidità pazzesca.
Non posso prendere il mio motorino con questo tempo, mi tocca nuovamente l'autobus e forse lo penso con un po di sollievo.
Forse quello che sto per dire  per la maggior parte delle persone non ha molto senso perché credo che solo chi vive a Roma possa realmente comprendermi.
Dopo mille problematiche tra assicurazione, euro 1 o euro 2, tra il cavalletto e la giacca pesante finalmente a gennaio è tutti in ordine per poterlo guidare.
Decido il tragitto più semplice, infilo il casco e i guanti, spingo il pulsante di accensione e via, destinazione Campo de Fiori!
Dopo circa due settimane posso ufficialmente dichiarare che la gente  non sta molto bene e che scambia la strada come mezzo di vendetta e di proclamazione della propria autostima!.
Dopo essere uscita dal cancello di casa è un susseguirsi di clacson, fari, sorpassi a destra (come se il motorino lo avessero gli altri), sgasate in faccia e parolacce. Tutto questo non solo dagli automobilisti (il mondo delle due ruote in fondo non è mai andato a genio a chi guida le automobili) ma anche dagli altri scooter, uomini e pure donne!
Ci sono delle regole che sto imparando velocemente altrimenti sei uno sfigato (come me)
Mai fare la fila. I motorini devo sempre essere davanti e non importa quanti ne arrivano al semaforo, a costo di superare direttamente l'incrocio devi sempre stare in pole position.
Mai partire rilassato. Già all'arancione si scaldano i motori e si deve partire di scatto sgasando e distaccando come un razzo la macchina dietro di te.
Mai guardare nessuno. Il motociclista non guarda in giro o gli altri motorini fermi al semaforo come lui. No! Il motociclista è serio, incazzato e al massimo "imbruttisce".
Mai mettere frecce. Sei uno sfigato.
Mai rispettare velocità e strisce pedonali. Devi correre , correre a costo di investire tutti i pedoni e fare strike!

Sono bonus che aumentano il rispetto sulla strada: il cellulare incastrato all'orecchio, Il casco alla moda (il mio ovviamente è anonimamente sfigato) e  tacchi e bomberino per le donne: quelle sono cattivissime, le peggiori!

Ecco, io ogni giorno entro in questa giungla di matti repressi sperando che non finisca primo o poi a pistolettate.
Roma è il Far West e tutti per strada indossano la loro stella da sceriffo. In realtà sono dei veri banditi incoscienti e al posto dello stemma della giustizia dovrebbero indossare il cartello WANTED $$$$

In ultimo e non per importanza, hanno già provato a rubarmi il motorino qui a lavoro. E' bastato non legarlo di giorno in una via del centro che mi sono ritrovata con la forcella piegata e la ruota storta.

Io non ho problemi seri, ho la macchina, il motorino, autobus vicini e tutto sommato sono abbastanza capace di entrare e uscire da questo manicomio indenne ma il mio pensiero va a quelle povere persone che tanto indipendenti non sono. Penso alle mamme con le carrozzine, agli anziani e ai portatori di handicap che devono ogni giorno affrontare un calvario per uscire di casa.

Mi vergogno tanto per questa città e per tutta questa arroganza. Mi chiedo come c'è diventata la gente in questo modo e l'unica parola che mi viene in mente è infelicità.
Io fortunatamente non ne faccio parte ma mi chiedo quanto sia merito e quanto sia fortuna.


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