lunedì 3 febbraio 2014

Pause dal quotidiano

Gennaio è stato esattamente come i giorni che ho vissuto: grigio e cupo.

Mia sorella che torna a vivere a casa dei miei perché sia lei che il suo compagno non hanno un reddito fisso, Roberto spesso fuori per fiere o trasferte e tensioni in ufficio con il mio capo e la mia collega.
La casa dei miei che dovrebbe essere la mia tana è sommersa da settimane di scatoloni per il trasloco di mia sorella, la mia stanza che diventa la stanza di Elena (mia nipote) e tutti i miei ricordi stipati un 2 scatole sotto il letto (tutto qui il mio passato?).
Roberto fuori la maggior parte dei giorni e quando rientra mi rimprovera di essere più presente a casa dei miei che nella nostra casa trascurandola (bugiardo). In ufficio il mio capo mette volutamente zizzania tra me e la mia collega e lei che approfitta di ogni occasione per apparire la più brava (che amarezza e delusione).

In tutto questo grigiume arriva ieri , il 2 febbraio, il nostro anniversario: 2 anni.
Non che sia una persona formale e non che voglia o faccia regali ma l'anniversario è una data importante e mi piace festeggiarla nel modo migliore.
Quel giorno avevamo deciso di stare insieme, tutto il giorno, senza parenti o lavoro tra i piedi. Noi due, liberi di stare a letto fino a mezzogiorno. Mi sarebbe piaciuto fare un Brunch in centro e andare a vedere una mostra, mi sarebbe piaciuto stare in casa e poltrire con lui nel letto ma alla fine abbiamo deciso di andare nella sua casa in campagna. Andy , il Setter della sua famiglia era solo perché i genitori di Rob sono partiti e con questo tempaccio ci dispiaceva l'idea che stesse solo.
Ci svegliamo alle 9 e dopo aver preparato i pancakes siamo andato al supermercato per fare la spesa.
Arriviamo in campagna verso l'ora di pranzo, Andy era il più contento e ci ha fatto un sacco di feste. Entriamo in casa, un freddo tremendo, si stava meglio fuori!
Prendiamo la legna bagnata e tentiamo di fare il fuoco nel camino. 1° tentativo fallito, il 2° pure ma il terzo ci siamo ingegnati ed è venuto su un fuoco bellissimo. Menù dei migliori ristoranti: bruschette con l'olio nostro della campagna, bistecche, salsicce e broccoletti.
Anche Andy aveva un degno menù di festa grazie alla generosità del nostro macellaio che ci ha messo molti ossi da parte.
Abbiamo mangiato e  bevuto il buon  vino sempre della campagna. Nessun ristorante sarebbe stato meglio.
Andy era li con noi e rimediava continuamente grassetti delle nostre bistecche.
Dopo pranzo non si poteva uscire: il grigio del cielo e il rumore della pioggia suggerivano relax. Spostato il divano davanti al camino, tutti e tre abbiamo schiacciato un pisolino nel silenzio della campagna.
Io e Rob  abbracciati e Andy ai nostri piedi si godeva il camino e la nostra compagnia.
E'stata una bellissima sensazione. Per un po' i problemi e le delusioni, lo stress e il nervosismo hanno fatto posto ad un po' di pace e serenità. Stretti uno nell'altro si stava proprio bene e senti finalmente calore, quel calore che tanto cerchi in questi brutti giorni della Merla.
Ti accorgi che il mondo fuori è tanto difficile ma che puoi sempre contare su di lui.
Che si corre tanto ma per fortuna attimi di pace come questi ci sono e basta poco per averli.
Sai anche che quel pisolino è davvero speciale e  dura sempre troppo poco come tutti i momenti belli. Sai che presto bisognerà tornare e che domani è un lunedì, un freddo lunedì di febbraio.

E così è andata. Oggi sono in ufficio con una collega offesa perché le ho fatto presente che è stato poco carino soffiarmi un progetto solo perché un pomeriggio mi ero assentata. Io che l'ho aiutata e sostituita  in tutto e per tutto in questi due anni di assenza per la maternità. Un colpo basso che lei è solita tirarmi ma che stavolta è arrivato anche il mio disappunto che lei non si aspettava.
Oggi mia madre e mia sorella hanno litigato per l'ennesima volta. Mia sorella è ragionevolmente avvilita per esser tornata a casa e mia madre....mia madre non è mai stata una buona madre per entrambe...
Oggi la giornata vola come tutti i giorni della settimana. In un attimo è sera, si mangia e si va a dormire. Ci vorrebbero 48 ore per fare un giorno e dedicare altrettanto tempo che dedichi al lavoro  a te stessa, ai tuoi cari e alla tua casa.

I mesi passano così, correndo. Poche cose che catturano la mia curiosità o stupore. La maggior parte del tempo è routine, quotidiano. Ti alzi alle 7 e inizi con gli stessi gesti tutto il giorno fino a quando vai a letto.
Ma per fortuna sono le persone che fanno la differenza e le date, le ricorrenze, i ricordi.
Un anno fa ricordo perfettamente che ho festeggiato a casa con un bel mazzo di tulipani arancioni sul tavolo. Ricordo che era una giornata uggiosa come quest'anno, era sabato e quei tulipani erano  il sole in tutto quel grigiume. Ricordo anche due anni fa, lo stesso giorno ci davamo appuntamento per la prima volta. Doveva essere solo un aperitivo che poi è diventata cena e poi un dopocena . Ricordo ogni momento di quella giornata, dall'ansia del primo appuntamento ai messaggi che ci siamo scambiati sia prima che dopo. Ricordo lo stupore  quando mi ha baciato e quello stupido sorriso mentre con la coperta fino al naso provavo a prender sonno.
Per fortuna c'è un modo solo per sconfiggere il quotidiano e io lo so, vivere con sentimento le proprie scelte e godere delle proprie fortune.





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