mercoledì 22 maggio 2013

Spietata convivenza!

Ed eccolo qui, un altro inconveniente della convivenza.
Il problema è il limite che non si dovrebbe mai superare e che è poi la vera differenza tra un fratello e un compagno.
Lo so che prima o poi succede a tutti ma detto tra noi non dovrebbe mai succedere!
E' imbarazzante raccontarlo, pensate viverlo!

Era lunedì mattina al momento della sveglia.
Solitamente dopo colazione  come tutti gli uomini che ho conosciuto, Rob va in bagno. E' l'unico momento in cui gira la chiave della porta per non essere disturbato. Mi sembra giusto, per certe abitudini bisogna mantenere la privacy ed io onestamente non ci tengo proprio ad impicciarmi di certi rituali.
Ci sta per 10/15 minuti con la sua rivista di macchine usate e antiche "la Manovella" appositamente appoggiata  di fronte al water.
Io, come tutte le donne che conosco, non sono affatto così metodica e non riesco a stabilire un momento della giornata da dedicare esclusivamente a questa pratica. Mi coglie purtroppo impreparata ma finora me la sono sempre cavata!
Mi sento in dovere aggiungere che essendo una persona ansiosa, succede spesso in momenti di stress di avere violenti e improvvisi attacchi di colite, mal di stomaco o diarrea come la volete chiamare. Ho affrontato e superato negli anni momenti molto imbarazzanti ,a fortunatamente senza troppe figuracce. Solo una volta...in una portineria a corso Vittorio Emanuele...faceva caldo e nell'autobus c'era l'aria condizionata a palla...che vergogna...ma è un'altra storia, magari un altro post...o anche no!

Ritornando a lunedì, un volta uscito dal bagno, doccia compresa, Rob si veste e se ne va.
Quella mattina ero contenta che se ne andasse, anzi lo seguivo con la giacca e lo zaino in mano per accelerare l'uscita. avevo un certo stimolo doloroso, direi dei crampetti e mi piaceva l'idea di rilassarmi in bagno da sola.
Esce = Corro
Faccio in bagno tutto quello che dovevo fare. Esco soddisfatta per aver fatto in tempo e per essermi tolta "l'imprevisto" in casa e non in ufficio o peggio ancora per strada.
Mi preparo, mi trucco mi improfumo vado a lavoro.

Arriva la sera e io e Rob usciamo con la macchina.
Gli racconto che per colpa del mio capo, sono stata emotivamente agitata per il week end e così stamattina mi sono sentita male.
Per fortuna ero a casa! gli dico io.
Me ne sono accorto. Dice lui
Cioè? Dico io
Ho visto il Water. Dice lui
Oh cazzo , non ho controllato la tavoletta! (faccia dell'urlo di Munch )
Un senso di vergogna mi assale con la tentazione di scavare una fossa per seppellirmici dentro per sempre.
Come ho potuto dimenticare di controllare la tavoletta. No Paola No, Così non va affatto bene...
Che vergogna. Dico io
Lui ride. Che stronzo, mica mi dice non importa amore succede spesso anche a me" ?!?
Rido pure io coprendomi il viso. Non fa niente mi dico ma in realtà fa eccome....

Torno a casa e corro in bagno.
Chiudo a chiave la porta e affronto il water.
In realtà non c'era niente di che. Due piccole macchioline che ho accuratamente rimosso.
Pensavo peggio sinceramente ma comunque la figuraccia resta.

La cosa che più mi ha stupito di tutto questo è il fatto che lunedì mattina proprio non mi è venuto in mente di controllare il water. E dire che lo faccio spesso, sempre!
Se mi è passato di mente vuol dire che ero perfettamente a mio agio in quel bagno, che lo sento mio, e sono rilassata al 100%
Bisogna guardare i propri comportamenti sotto tutti gli aspetti.
Se da un lato ho visto in un nanosecondo la fine del nostro rapporto per mancanza di sex-appeal (il mio ovviamente) e scartata per una bella 20enne in minigonna e tacchi 15 dall'altra ho capito per la prima volta quanto sento mia quella casa, quel letto, quel  bagno!
La casa del mio compagno è la mia casa. E questa sensazione è un traguardo raggiunto e la base migliore da cui partire per tanti altri progetti.

La verità è che in una relazione ci sono varie fasi e non tutte felici.
So benissimo che dopo l'attrazione e l'innamoramento arrivano fasi più difficili che molte coppie non riescono a superare. Io però non ho la più pallida idea di come si faccia e penso spesso con timore quando un giorno indossando una tuta o un paio di calzini antiscivolo, mi guarderà con orrore.
Io non ce l'ho delle soluzioni al riguardo, ci penserò al momento. Se ne avrò le scriverò qui e aspetterò i consigli che qualche anima pia mi darà.

Per il momento cerco di non pensarci troppo godendomi questa convivenza che al momento va alla grande, dopotutto lo so,  "Nessun paradiso può durare a lungo se vi convivono un uomo e una donna" (cit.)





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